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REPORT DI SOSTENIBILITÀ

Il Bilancio di Sostenibilità (o Report di Sostenibilità), disciplinato dalla Direttiva (UE) 2022/2464 conosciuta come CSDR (Corporate Sustainability Reporting Directive), è un documento che descrive in modo trasparente e strutturato l’impatto ambientale, sociale ed economico di un’organizzazione, al di là dei soli dati finanziari. Per informazioni contattare la Dott.ssa E. Galli – tel. 0521291590 – galli@oikos-scrl.it.

Direttiva (UE) 2025/794, nota anche come Direttiva “Stop the Clock”

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e l’entrata in vigore il 17 aprile 2025, l’Unione Europea ha adottato la Direttiva (UE) 2025/794, nota anche come Direttiva “Stop the Clock”. Si tratta di un provvedimento che mira a posticipare l’applicazione di alcuni obblighi di sostenibilità, previsti dalla direttiva CSRD sulla rendicontazione e dalla futura direttiva CSDDD sulla Due Diligence di sostenibilità. La misura nasce dalla volontà di evitare sovraccarichi normativi, in particolare per le PMI, e garantire una transizione più gestibile verso l’integrazione dei fattori ESG nei processi aziendali. A livello nazionale il Ministero dell’Economia e delle Finanze, in coordinamento con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ha avviato l’iter legislativo con l’attuazione della Direttiva mediante il D.Lgs. 6 settembre 2024, n. 125 convertito dalla la Legge 8 agosto 2025, n. 118.

Le novità previste

Le novità prevedono:

  • Il rinvio di un anno (dal 2026 al 2027) dell’obbligo di rendicontazione di sostenibilità per le PMI quotate e le grandi imprese non precedentemente soggette alla NFRD;
  • La sospensione temporanea degli obblighi di Due Diligence previsti dalla Direttiva CSDDD per le imprese con meno di 1.000 dipendenti o con fatturato inferiore a 450 milioni di euro;
  • L’adozione di linee guida semplificate per l’applicazione graduale dei requisiti ESG alle imprese di dimensioni medio-piccole.

In concreto, per le grandi imprese non quotate, l’obbligo di pubblicare il bilancio di sostenibilità (o Report di Sostenibilità) slitta dal 2026 al 2028 (relativo all’esercizio 2027). Per le PMI quotate, l’entrata in vigore è rimandata di tre anni: dal 2027 al 2029 (riferito all’anno fiscale 2028). Nessuna modifica, invece, per le imprese già soggette alla rendicontazione non finanziaria (oltre 500 dipendenti): per loro l’obbligo decorre dal 2025, con riferimento all’anno 2024.

Anche per quanto riguarda la Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD) – che introdurrà obblighi di valutazione e gestione dei rischi ambientali e sociali lungo la catena del valore – sono previsti slittamenti: il recepimento da parte degli Stati membri, inizialmente previsto per il 2026, è posticipato al 2027. L’obbligo per le grandi imprese entrerà in vigore dal 2028, e per le altre realtà coinvolte dal 2029.

Per informazioni contattare la Dott.ssa E. Galli – tel. 0521291590 – galli@oikos-scrl.it


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